MORELLI: “VEDRETE UNA MARIA CHIARA GIANNETTA INEDITA E STREPITOSA”. IL RACCONTO DI UNA GIORNATA SUL SET DEL FILM L’AMORE E ALTRE SEGHE MENTALI
Nel cast anche Ilary Blasi. “Una donna di grande intelligenza, semplice e spontanea, autoironica, molto brava e preparata, Una grande professionista. È sempre tanto in gamba e quando vedrete il film capirete anche il perché”.
L’appuntamento è in un vecchio casale sulla Tiberina alle porte di Roma dove ad attendermi trovo Romolo Guerreri, il delegato di produzione, che sarà il mio cicerone o cane da guardia, a seconda dei punti di vista, in questo giorno di set sul nuovo film di Giampaolo Morelli, L’amore e altre seghe mentali, di cui quest’ultimo oltre ad essere regista è anche interprete insieme a Maria Chiara Giannetta.
L’amore e altre seghe mentali, la trama del film di e con Giampaolo Morelli
Una commedia romantica con una storia d’amore a lieto fine. Guido, interpretato da Morelli, è un aspirante veterinario di 45 anni finito a lavorare part-time in un piccolo negozio di animali ma che un tempo era fidanzato e progettava addirittura di sposarsi.
Peccato che la fidanzata sia morta per un tragico incidente in moto insieme al suo amante.
Da allora la sua vita non è più la stessa. Trova rifugio nella tecnologia e nella realtà virtuale. Quando vuole masturbarsi si reca in un centro gestito da asiatici: un piccolo e fatiscente negozio diviso in cabine nelle quali i clienti indossano il visore della realtà virtuale per accedere al metaverso dando vita alla propria fantasia dove e con chi più li aggradi.
Il precario equilibrio di Guido viene sconvolto improvvisamente dall’arrivo di Giulia, interpretata da Maria Chiara Giannetta, una ragazza strampalata che lavora come cameriera nel locale davanti al suo negozio e che torna a fargli sorridere il cuore. Il film è scritto da Morelli insieme al fidato Gianluca Ansanelli, prodotto dalla Eagle Orginal Content di Giuseppe Saccà, interamente girato a Roma in circa sei settimane di riprese.
L’inizio della visita sul set
Appena arrivato al casale mi portano subito al reparto trucco, dove Giampaolo Morelli e l’attrice Giulia Fiume si stanno preparando per girare le loro rispettive scene in quella che per lo spettatore sarà la casa del protagonista Guido. In giro ci saranno una sessantina di persone tra tecnici e addetti ai lavori dei vari reparti che si danno da fare per iniziare il prima possibile. Il Morelli regista vuole iniziare subito, dà segni di impazienza, complice anche una scena in cui sarà presente un neonato, che si prospetta un vero e proprio terno al lotto e che preoccupa moltissimo anche l’aiuto regista Raffaele Verzillo.
“Interpreto Roberta, la moglie di Armando, amico di Guido, il protagonista. Una donna in forte crisi con il marito, che ha un amante, il suo ginecologo. Nella scena di oggi sarò in camera da letto al telefono con il mio amante con la scusa di controllare se la bambina dorme. Armando però sentirà tutta la conversazione dal soggiorno attraverso l’interfono acceso che usiamo per controllare la bambina” ci spiega Giulia Fiume in sala trucco.
Il regista nel frattempo impartisce alla crew le ultime indicazioni mentre Giulia Fiume ripassa nel suo camerino le sue battute. Davide Manca, direttore della fotografia, dispone gli ultimi accorgimenti e qualche ritocco agli oggetti che compongono la scenografia, e in campo scova chirurgicamente una borsetta che non deve stare dove sta, mentre l’interfono del neonato non trova pace, non si sa dove mettere perché abbia una maggiore resa nell’inquadratura.
Parla Giampaolo Morelli, il regista del film
Morelli sembra un regista puntiglioso, preciso, fa molte prove prima del ciak. Alla fine uno specchio che fa da controcampo all’attrice seduta sul letto mette tutti d’accordo. In ritardo di 40 minuti circa sulla tabella di marcia arriva finalmente il primo ciak e relativo stop perché a Giulia – “anche se è stata bravissima” – il regista chiede “un attimo più di esitazione e circospezione perché stai comunque parlando al telefono con il tuo amante in camera da letto, mentre nel soggiorno c’è tuo marito con gli amici”.
Nel secondo ciak Giulia ha qualche esitazione di troppo. Nel terzo il solito “tesoro, sei bravissima, ma facciamone un’altra magari allungando i tempi delle battute”. Nel quarto Giulia ha cambiato le parole del copione non stravolgendone il significato quindi meglio rigirare. Al quinto ciak la scena si porta a casa.
“Io adoro gli attori, li amo profondamente. Il film è chi lo interpreta e non capire questo è un errore enorme. So di essere a volte pignolo nel chiedere delle sfumature in più o diverse e magari anche se un’attrice è stata brava, in una battuta possiamo aggiungerci qualche altra sfumatura oppure fare una variazione ancora più efficace. Non sono il tipo di regista che si prende quello che viene dato” ci spiega. Un metodo registico “carota e bastone”.
La neonata figlia d’arte
Si passa al controcampo ma stavolta con la neonata reale al posto della bambola.
Chi legge magari non sa che il terrore di ogni regista e di tutte le produzioni triplica quando ci sono bambini in scena. Prima di iniziare a girare ci si mette tutti d’accordo sul da farsi per fare il più velocemente possibile per non svegliare la piccola e inconsapevole protagonista della scena. Nei primi ciak qualche “porca troia” ci scappa comunque per un movimento di camera sbagliato, ma per fortuna la bambina continua a dormire beata, il che è già un miracolo.
Giulia purtroppo in scena “è stata un po’ troppo maliziosa”.
Mentre girano ancora chiedo alla mamma e al papà della debuttante Sofia, che ha 10 mesi, come mai abbiano deciso di dare in pasto al cinema la piccola. Scopriamo che la mamma è una veterana dei set fin dalla più tenera età e che il nome della piccola è un tributo alla Loren.
Camilla Percuoco, segretaria di edizione, veterana di Mare Fuori ci spiega che di questa scena verranno utilizzati al montaggio sì e no una trentina di secondi.
Cambiamo set e stavolta il regista diventa anche attore in un piano sequenza senza battute e portato a casa in in 4 ciak. “Diciamo che il Morelli attore passa in secondo piano, nel senso che mi concentro molto sugli altri. Naturalmente cerco di fare anche io il mio e inevitabilmente l’attenzione che posso dedicarmi è relativa perché ho da badare a tante altre cose. Vorrei poter sguazzare di più nei personaggi, ma questo mi è possibile fino a un certo punto proprio per una questione di tempo” ci confida il regista sulle difficoltà di essere nello stesso film anche l’attore protagonista.
Il mistero del cesso fatato
Nel frattempo in un altra stanza ci sono Marco Cocci e Leonardo Lidi che stanno provando la prossima scena. Ci si sposta tutti in bagno dove Cocci seduto sul water deve chattare con una tipa conosciuta online. Arriva il momento del ciak ma si stoppa quasi subito perché le luci non vanno bene perchè “sembra di essere in un cesso fatato” rimbrotta il regista.
Si aggiustano le luci e parte il secondo ciak ma la chattata di Cocci è troppo veloce. Al terzo ciak Morelli decide di dare direttamente lui le battute all’attore. Nel quarto ciak Cocci si dimentica di guardare la porta del bagno dove Lidi sta bussando insistentemente. Il quinto ciak è quello giusto.
Arriva il momento dell’ultimo set della giornata allestito nel salone dove il protagonista cenerà con i suoi migliori amici. Morelli scherza con i tecnici che vogliono tornare a casa in un orario decente, Cocci, che interpreta Niki l’amico ossessionato dalle chat di OnlyFans, strimpella il piano nella stanza, mentre Lidi che fa Armando, l’amico cornuto, ripassa la parte. Set pronto e si gira la scena.
“È sempre tanto faticoso fare le due cose insieme anche se questo è il mio quarto film. Mi piacerebbe a volte concentrarmi solo sui colleghi. Stando anche io in scena è molto più difficile perché mentre recito allo stesso tempo devo controllare anche gli altri attori in scena e questo comporta una notevole fatica in più” ci dice Morelli sfinito a fine giornata.
Una partecipazione “Unica”
In questo film la vera sorpresa sarà la partecipazione di Ilary Blasi con cui l’Ispettore Coliandro aveva già avuto professionalmente a che fare. “Ho presentato con lei un anno Le Iene. Una donna di grande intelligenza, semplice e spontanea, autoironica, molto brava e preparata, Una grande professionista. È sempre tanto in gamba e quando vedrete il film capirete anche il perché” ci racconta un entusiasta Morelli.
Aspettando il taxi che mi riporterà in città gli chiedo se è soddisfatto del risultato finora ottenuto. “Devo dire che gli attori sono stati molto bene nei loro personaggi. A cominciare da Maria Chiara Giannetta che ha interpretato Giulia, un personaggio per lei inedito e secondo me in questo ruolo è stata veramente strepitosa. Anche se un film poi lo vedi realmente al montaggio. Adesso vedrò cosa ho seminato e inizierò a raccogliere”.